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Rob Mazurek – piccolo trumpet, electronics, voice
Gabriele Mitelli – cornet, electronics, soprano sax, voice

 

Uno di fronte all’altro. Senza filtri, senza mediazioni. In un gioco di sdoppiamenti e di rimandi che corre sul filo del più spericolato azzardo. Rob Mazurek e Gabriele Mitelli. Trombettisti che trombettisti non sono, musicisti che dell’oltre e dell’altrove hanno fatto una ragione di vita. Venerato maestro il primo. Al centro della scena di Chicago da almeno vent’anni, catalizzatore di energie, infaticabile sperimentatore e maginifico punto d’incontro tra l’eredità danzante di Sun Ra e le intransigenti pulsioni del (post) rock meno allineato, tra la lezione di Bill Dixon e il gigantesco lascito della generazione AACM. Giovane e scapigliato il secondo. Istintivo e coraggioso nel gettarsi a capofitto nelle situazioni meno accomodanti e nei contesti più improbabili. Doveva succedere prima o poi che si incontrassero. Questione di affinità e di consonanza. Questione di vita. Questione di musica.
Luca Canini

 

Tra gli artisti più originali e rappresentativi del jazz elettroacustico contemporaneo, leader di gruppi come Chicago Underground, Sao Paulo Underground, Black Cube SP o la Exploding Star Orchestra, il cornettista e compositore di Chicago Rob Mazurek è tra i talenti più visionari della musica contemporanea. Attivo sulla scena del jazz e dell’improvvisazione dalla metà degli anni ‘90, Mazurek ha contribuito a rivitalizzare la scena di Chicago, gettando un ponte vitale tra la generazione dell’AACM (Association for the Advancement of Creative Musicians) e quella più giovane, vicina al rock e alla musica elettronica. Fondatore del collettivo Chicago Underground, con formazioni che vanno dal duo (esibitosi in un memorabile concerto nell’isola di San Servolo due anni fa) all’orchestra, Mazurek ha militato negli Isotope 217 e collaborato con Gastr del Sol, Tortoise, Stereolab, Calexico, guidando poi uno straordinario quintetto, il trio Starlicker e la travolgente Exploding Star Orchestra, nonché São Paulo Underground e Black Cube SP.

"The duo's playing was raw, uninhibited, and real. Their sonic cornucopia, wild and free, is one of the exciting and convincing meldings of electronic and acoustic forced I've heard."

"Il modo di suonare del duo era crudo, disinibito e reale. La loro cornucopia sonora, selvaggia e libera, è una delle fusioni più eccitanti e convincenti di elettronica e acustica che abbia mai sentito."

Andy Hamilton // London Jazz News - The Wire

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